ArcheoSub Diver

     ARCHEOSUB DIVER BASIC
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OBIETTIVI DEL CORSO:

Il corso di specializzazione di archeologia subacquea denominato ARCHAEOLOGIC TEAM DIVER BASIC di SEI si propone di avvicinare e appassionare il subacqueo già brevettato Open o Advanced Open Water Diver alla ricerca e alle metodiche di scavo archeologico subacqueo. Nella parte teorica è riposta molta enfasi sull’importanza di non rimuovere dal fondo nessun reperto d’incerta rilevanza al fine di non modificare il sito da cui gli archeologi possano rilevare notizie importanti sull’analisi complessiva desunta dal ritrovamento dei reperti ritrovati. Una corposa parte delle lezioni di teoria tratta della storia dell’archeologia subacquea, delle rotte principali del Mediterraneo dal periodo miceneo al medioevo, dai principali flussi di merci e scambi del mondo antico nel mediterraneo occidentale. Il corso è strutturato come una specializzazione da svolgere in due giorni o un week end. Può essere proposto dagli istruttori certificati come integrazione stagionale e valida attività collaterale ai servizi di una scuola sub o di un diving, in presenza di cattivo tempo e mare non praticabile, poiché è possibile svolgerlo in baie riparate e ridossate, purché con le caratteristiche delle acque libere.

 

REQUISITI:

  • Età minima 18 anni
  • Questionario medico e Certificato medico d’idoneità all’attività subacquea. Dichiarazione d’intesa compilato e firmato dallo studente.
  • Certificazione Open Water Diver, Open Water Plus o certificazione equivalente rilasciata da agenzia subacquea riconosciuta con la quale siano previsti per il subacqueo almeno 4 immersioni per la formazione. Oppure certificazione di grado superiore (esempio: Advanced Open Water Diver)
  • Aver registrato almeno 25 immersioni prima di accedere al corso.

 

CREDENZIALI

Questo programma può essere insegnato da:

Archaeology Team Instructor By SEI, attivo e assicurato. Per ottenere la certificazione, l’Istruttore dovrà dimostrare la conoscenza dell’argomento e pagare il contributo per la certificazione.

 

RAPPORTO STUDENTE / ISTRUTTORE

L’istruttore deve avere sempre una supervisione indiretta per tutte le immersioni previste nel programma ad eccezione delle immersioni profonde dove è tassativamente obbligato ad adottare una supervisione diretta. Il numero degli studenti durante le immersioni dipende dalle condizioni ambientali quali onde, correnti e scarsa visibilità e comunque in tutte quelle situazioni nelle quali è necessario mantenere ed elevare la sicurezza e comunque non potrà superare il rapporto massimo Studente/Istruttore 6 a 1. Per l’uso del narghilè alla profondità massima di 9 metri il rapporto è di 2 a 1. Il rapporto potrà aumentare fino a 8 a 1 se durante le immersioni l’Istruttore utilizzerà un Divemaster o un Assistant Instructor attivo ed assicurato.

 

ATTREZZATURA:

Oltre all’attrezzatura che viene usata nei normali corsi di sub, in tutte le immersioni di corso ogni coppia di allievi deve disporre di almeno un pedagno di segnalazione (meglio uno a testa) a gonfiaggio subacqueo, con una cima lunga 5 metri (15 feet); una rotella metrica in plastica di 20 metri e di un metro a stecca di plastica. Per gli esercizi di navigazione è obbligatorio che ogni coppia disponga di almeno una bussola subacquea. È obbligatorio che ogni allievo disponga di una lampada subacquea, di una lavagnetta in plastica con fogli acetati, matita e gomma, di una borsa a rete che contenga la lavagnetta ed eventualmente la macchina fotografica (se disponibile). È infine raccomandato che sotto la barca appoggio sia calata una barra di decompressione, con funzioni di assistenza ai lavori e cime collocamento materiali a 5 metri di profondità (15 feet) o in alternativa una struttura galleggiante, ancorata sul fondo, di congrue dimensioni per l’utilizzo sopra specificato. L'istruttore direttore del corso dovrà disporre delle seguenti attrezzature: cime adeguate agli esercizi da svolgere; schienalini in plastica (almeno 1 ogni 3 allievi); fruste lunghe almeno 20 metri per montare i secondi stadi su primi stadi con bombole in superficie (esercizio del narghilè) o compressori di bassa pressione che alimentino secondi stadi con fruste di almeno 20 metri; giubbetti di zavorra tipo da apnea; reticolo a formare la quadrettatura smontabile (consigliato comporlo con tubi e snodi di plastica del tipo utilizzato in edilizia per le canalizzazioni degli impianti elettrici); strutture metalliche per costruire binari su cui effettuare le riprese fotografiche zenitali; attrezzature da ripresa foto e video; sorbona ad aria o acqua con tubazione di asporto e setaccio di raccolta; barelle e ceste di trasporto materiali deperibili; pesi e zavorre.

 

SVOLGIMENTO DEL CORSO

  • Panoramica del Corso
  • Materiali
    • Allievo:
      • Manuale di Archeologia subacquea di Ivan Luccherini o Istruttore:
      • Enrico Felici - Archeologia Subacquea – Poligrafico dello Stato
      • Olaf Hockmann La navigazione nel mondo antico – Garzanti
      • Maura Medri – manuale di rilievo archeologico – Laterza
      • Pietro Janni – il mare degli antichi – Dedalo
      • S.Gargiullo E.Okely – atlante archeologico dei mari d’Italia – Ireco
      • A.Caravale I.Toffoletti – anfore antiche – Ireco
      • Alessandro Papò – ancore di pietra – Ireco
      • Filippo Avilia – atlante delle navi greche e romane – Ireco
  • Sessioni teoriche: due per un totale di 10 ore
  • Sessioni in piscina: Facoltativa – 2 lezioni in piscina/acque delimitate
  • Immersioni in acque libere: 3 immersioni in acque libere
  • Esame scritto, superamento 80%

 

CERTIFICAZIONE

La certificazione “ARCHEAOLOCY DIVER BASIC” è rilasciata una volta completato il corso.

Per il rilascio della certificazione l’istruttore deve completare la richiesta di certificazione e pagare la quota prevista.

 

RINNOVO

Per questo programma non è previsto alcun rinnovo.

 

OBIETTIVI DEL PROGRAMMA DI SPECIALITA’

Durante le lezioni di teoria gli allievi devono apprendere e sapere applicare praticamente nozioni in merito agli argomenti che seguono:l’archeologia subacquea, storia, scienza applicata, metodi e metodologie di ricerca e di scavo, finalità scientifiche con particolare enfasi sul concetto di contesto archeologico subacqueo e dell’importanza di preservare il sito da manomissioni dannose per la valutazione storica e archeologica del relitto le civiltà che si sono affacciate nel Mediterraneo, dal periodo miceneo al medioevo comprendendo brevi cenni sui Fenici, sulla civiltà Greca, la colonizzazione greca del meridione di Italia (Magna Grecia) il contrasto con i popoli Fenicio- Punici, nascita di Roma, la creazione di un impero e la sua caduta, Vandali, Bizantini e Saraceni, le repubbliche marinare, l’Europa alla scoperta del mondo; con particolare riguardo agli aspetti commerciali e alle rotte di tali commercile navi da guerra e da trasporto, principali caratteristiche dei modelli più conosciuti, tecniche di costruzioni: le navi cucite e le costruzioni a scafo portante, brevi cenni sulla carpenteria nautica nei vari periodi, criteri di formazione del relitti altre evidenze subacquee di interesse archeologico come strutture portuali e loro tecniche costruttive, i porti a legni e gli approdi, altre evidenze generate da fenomeni geologici come l’esempio di Baia in Campania l’importanza del rilievo archeologico subacqueo per documentare le varie fasi del successivo scavo che necessariamente demolisce le evidenze e ne rende illeggibile il sito, metodi, strumenti, criteri di trilaterazioni e rilievo tecniche di scavo archeologico subacqueo con un breve excursus sulle esperienze del passato, e descrizione e dell’uso delle attrezzature da impiegare quali le sorbone ad aria ed a acqua, i successivi trattamenti dei materiali recuperati come datiamo un relitto: i repertori anforari e ceramici, le dotazioni di bordo, la ricostruzione storica con l’ausilio della bibliografia breve descrizione dei principali modelli anforari del Mediterraneo in uso fra i vari popoli che si sono affacciati, nelle varie epoche nel mare Mediterraneo. Bibliografia le ancora in pietra e in legno, i modelli in ferro, ceppi di piombo e contromarce, le iscrizioni che ci fanno risalire al relitto che le ha perse o abbandonate come si sono evolute le imbarcazioni in 25 secoli di navigazioni e commerci nel Mediterraneo come effettuare un rilievo accurato delle evidenze, cenni di geometria piana, tecniche di rilievo e documentazione archeologica subacquea con particolare riguardo alla documentazione fotografica effettuata su binario assiale breve storia delle legislazione sulla materia e l’attuale normativa in vigore con particolare riguardo alle possibilità offerte agli appassionati e alle associazioni o società private D.L.vo 42/2004

 

LEZIONI TEORICHE

  • Introduzione al corso
  • Storia della disciplina.
  • Rotte navi e marinai nell'antichità, porti, approdi, peschiere.
  • Assetti in acqua, configurazioni diverse (schienalini e narghilè), criteri di zavorratura in funzione dell'assetto.
  • Criteri di ricerca manuale e strumentale dei siti, trilaterazione, quadrettatura.
  • Criteri di rilievo e di documentazione (disegno, ripresa video e foto zenitali, foto-mosaico).

 

ACQUE LIBERE
 
1° immersione
  • Briefing
  • Controllo pesata con ARA
  • Spostamento dei pesi e modifica dell'assetto
  • Controllo pesata con schienalino
  • Spostamento dei pesi e modifica dell'assetto
  • Creazione base fissa misurata e prove di trilaterazione (o altra attività atta a utilizzare diversa configurazione)
  • Uscita dall'acqua
  • Debriefing

 

2° immersione

  • Briefing
  • Controllo pesata
  • Ricerca di un punto prestabilito con: navigazione a coppie strumentale (bussola) con percorso bustrofedico (avanti, a lato, indietro, a lato ecc)
  • Ricerca di un punto prestabilito con: navigazione a pettine in squadra su cima tesa • ricerca di un punto prestabilito con: percorsi a chiocciola quadra, bussola e lati con incremento di misura
  • Ricerca di un punto prestabilito con: percorso a chiocciola con cima in coppia
  • Ricerca di un punto prestabilito con: delimitazione di un quadrato di ricerca e vaglio del sedimento (per oggetti piccoli)
  • Uscita dallDebriefing

 

3° immersione

  • Briefing
  • Controllo pesata con narghilè e indossare il narghilè
  • Postamento dei pesi, adozione dei giubbetti di zavorra
  • Posa in opera subacquea di quadrettatura
  • Costruzione di struttura per riprese zenitali
  • Rilievo fotografico
  • Rilievo e documentazione foto e video
  • Rilievo in disegno subacqueo
  • Uscita dall'acqua
  • Debriefing

 

PROVE D’ESAME

Per essere certificati gli allievi devono superare il test scritto con un punteggio minimo pari all’80%. Le domande sbagliate dovranno essere corrette al fine della completa comprensione degli errori.

 

ABILITAZIONI

  • Questo corso vale come esperienza formativa e non modifica i limiti di brevetto.
  • Se il subacqueo è in possesso della certificazione Open Water Diver la profondità massima è 18 mt.
  • Se il subacqueo è in possesso della certificazione Advanced Open Water Diver la profondità massima è 30 mt.
  • Fate particolare attenzione che l’utilizzo del narghilè non potrà essere utilizzato profondità superiore ai 9 metri per un max di due subacquei.

 

Informazioni tratte dagli "Standard & Procedure SEI" che sono a disposizione gratuitamente a tutti gli allievi SEI tramite i nostri Professionisti.

Per qualsiasi delucidazione non esitare a contattare il Professionista SEI più vicino a casa tua.